tradimento

IL cinquantenne sposato

TI sei iscritta in palestra da qualche mese. TI alleni più o meno gli stessi giorni della settimana, allo stesso orario.
Immancabilmente mentre stai entrando arriva anche lui. Un uomo sulla cinquantina. Fisico ben tenuto, capelli brizzolati molto curati. La maggior parte delle volte è al telefono.

Mentre passa i tornelli dello spogliatoio, con due dita, sfila la cravatta e apre i primi bottoni della camicia. Anche durante allenamento è ben tenuto, indossa sempre materiale tecnico. 

Maglietta e pantaloncini mettono in risalto i suoi glutei soldi e il suo petto e spalle ben definite. 

Moltissime ragazze, come te, lo guardano con discrezione mentre si allena. Il sogno ad occhio aperti finisce presto ogni volta spicca la luccicante fede al dito.

Una sera, nel parcheggio della palestra, ti ha rivolto, inspiegabilmente, parola invitandoti a bere qualcosa. Sei decisamente imbarazzata, vorresti accettare, ma è sposato e ciò ti blocca. Lui insiste e così andate a bere. TI porta in un localino carino molto indiscreto. La serata trascorre benissimo. È molto brillante e fa delle sottili avance. A fine serata sei ancora più stregata, cerchi di non fantasticare ripentendoti nella mente “è sposato!”.

 Arrivati alla macchina ti afferra il viso dandoti un bacio passionale. Tu gli afferri il pacco, ma paradossalmente, gli ripeti “smettila sei un uomo sposato”. Lui insiste nel baciarti, ti desidera. Apre la zip del pantalone e con un gesto rapido estrae il suo cazzo bagnato e rigido. Ti inginocchi per succhiarlo, mentre prendi in bocca quella vogliosa cappella, lui ha pronunciato queste parole. “Stai per scoparti un uomo sposato con una donna fantastica, ma con un cazzo che tira e desidera solo te. Sono mesi che sono ossessionato”

Dopo queste parole ti rialzi, gli ficchi la lingua in bocca, e ti metti a novanta. 

Appoggiata sul cofano della sua macchina hai lasciato cadere i pantaloni alle caviglie. Con una mano divarichi il sedere e con l’altra sposti il perizoma. TI senti penetrare con forza e destrezza. IL cazzo duro e vigoroso ti sfonda a colpi precisi e forti. Tiene un ritmo costante non troppo veloce. Puoi sentire la virilità del suo largo membro.
A volte lo sfila e lo struscia fra le tue cosce. Senti la cappella sfiorare il tuo ano, poi di nuovo dentro in figa. Con una mano ti strizza il culo mentre l’altra la tiene sul suo fianco. Tal volta senti i seno palpato. Le sue dita ti provocano del dolore strizzando i capezzoli. Tutto ciò ti arrapa tantissimo. Estrare il cazzo e lo rinfila con colpi secchi per qualche. Tutto d’un tratto senti cambiare ritmo. Il suo pistone, ricco d’esperienza, pulsa nella tua figa. I tuoi umori gocciolano fra le tue cosce. TI stringe ai fianchi. TI fa sentire tutta la sua voglia di scoparti. Inarchi la schiena, ansimi forte e urli “trombami, forza, fammelo sentire”. Il suo respiro diventa taurino. Le mani si sono strette ai fianchi con forza, come delle pinze. TI scopa con entusiasmo animale. Ad ogni magistrale colpo senti le sue palle schiaffeggiare la tua fighetta sulle grandi labbra. Il piacere ti travolge.  Dalla fradicia vagina fino alla testa sei pervasa da un piacere ubriacante. La testa è leggera, la bocca aperta ansima di gioia. I colpi insistono ancora, ancora, ancora, ancora! Il piacere al culmine, la schiena inarcata. Con la mano destra colpisci ripetutamente il cofano della macchina a ritmo della travolgente scopata. IL vigoroso cazzo ti sfonda senza pietà. Giri la testa e lo guardi con occhi quasi da sfida come per dire “non sai fare di meglio”. Lui ti infiggere il gladio tra le tue cosce devastate. Stingi i pugni, digrigni i denti. Una morsa di incommensurabile piace stringe lo stomaco per poi invadere tutto il corpo. Sfiancata da quel galoppante orgasmo ti sei accasciata sulla macchina lasciandolo finire. Nel rivestirti ti sei sfilata, con abilita, le mutande. Sei entrata in auto e nel ripartire verso casa gli hai lanciato, dal finestrino, il tuo intimo assicurandoti che sentisse le seguenti parole “pensa alla mia fighetta la prossima volta che scoperai con tua moglie” poi te ne sei andata lasciandolo li.